Sulle cause dell'avvilimento delle nostre granaglie e sulle industrie agrarie riparatrici dei danni che ne derivano opera postuma del conte Dandolo.

XCIV, 398, [2] p., [1] carta di tav. ritratto calcografico, 8°(23 cm), bross. editoriale, esemplare in barbe con buon margine. Condizioni : USATO - Stato : Buono, ordinari segni d'uso e del tempo, forellini di tarlo alla brossura posteriore, e alle due ultime carte (sguardia posteriore e ultima carta dell'indice) in maniera minore. Altre note : E' questa l'ultima opera scritta dal Dandolo ed forse non del tutto portata a compimento (l'A. morì nel dicembre 1820). Il saggio è preceduto da un ampio studio sul Dandolo ed i suoi scritti di mano del Compagnoni (Memorie storiche relative al conte Vincenzo Dandolo e a' suoi scritti, pp. XV-XCIV). L'opera del D. esamina la situazione agricola dell'Italia dopo la fine delle guerre napoleoniche ed il crollo del prezzo dei cereali che ne seguì, anche per la concorrenza di altre nazioni, in particolare quelle affaccianatisi sul Mar Nero. Propone come rimedio l'intensificazione della cultura e della manifattura serica, della zootecnia, della produzione di vini pregiati, dell'oleificio, dell'impianto di vivai e semenzai, dell'apicultura e di altre industrie agrarie, del canapificio e del linificio; e tutto ciò facendo soprattutto affidamento sul ceto dei piccoli e medi proprietari coltivatori. Moretti, Bibl. Agraria, p. 292. Moioli, n. 2083; B.E., n. 1428.