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Libri antichi e moderni

Teso,LA QUESTIONE MONTAGNA-NOVELLI ALLA CAMERA,1887[storia,elezioni,Caserta

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Descrizione




Antonio Teso,
LA QUESTIONE MONTAGNA-NOVELLI ALLA CAMERA.
Estratto dalla Libertà del 22 maggio 1887.
TIPOGRAFIA ALDINA, ROMA 1887,
brossura, 19x12,5 cm., pp.29,
peso: g.100

CONDIZIONI DELL'OPUSCOLO: buone,
strappetti ed imperfezioni alla copertina,
scritte alla IV di copertina
e all'ultima pagina



Dopo che non pochi giornali ne hanno parlato, più che
altro forse, con criteri di parte, ci sia lecito il conside-
rar con animo spassionato questa gravissima questione.
Il fatto è oramai noto.
Nelle elezioni generali, ch’ebbero luogo l’anno scorso
appunto in questi giorni, l’Assemblea dei Presidenti del
I collegio di Caserta proclamava eletto il signor Ales-
sandro Novelli con 5348 voti. Il signor Francesco Mon-
tagna suo competitore restava soccombente, essendogli
stati assegnati voti 5262, che poi, per l’aggiunta di altri
49, negatigli dall’Assemblea de’ Presidenti, salirono a
5811, rimanendo tuttavia sempre con 87 di meno del si-
gnor Novelli.

Però, fin dal giorno seguente a quello della votazione,
alcuni elettori, avendo osservato che dal verbale della
seconda sezione di Caserta appariva che nel computo dei
suffragi 88 voti erano stati assegnati a Lorenzo Monta-
gna fratello di Francesco, presentarono al Presidente del-
l’adunanza de’ presidenti protesta contro il verbale. Tra
questi fu uno scrutatore della sezione medesima, e lo
stesso segretario dell’ ufficio elettorale protestò sponta-
neamente che aveva scritto il nome di Lorenzo per
semplice sbaglio. — Altre proteste nello stesso senso
furono mandate posteriormente da altri 16 elettori e in-
sieme ad esse un foglio di scrutinio, nel quale si leggeva
il nome di Francesco Montagna.

Il signor Lorenzo Montagna poi avanzava querela di
falso contro il verbale, affermando che i 38 voti a lui at-
tribuiti erano invece stati dati dagli elettori a suo fra-
tello Francesco, e che coloro che facevan parte del seg-
gio elettorale di quella sezione avevano dolosamente
scambiato nel verbale il nome di Francesco in quello di
Lorenzo, allo scopo di favorir l’altro candidato, signor
Alessandro Novelli.

D’altra parte, 15 elettori avanzarono il 24 giugno una
contro-protesta, con cui dichiaravan d’aver assistito a
tutte l’operazioni del seggio di quella sezione, e che
quando il Presidente lesse i nomi riportati da ciascun
candidato, fra gli altri candidati avevano inteso pronun-
ciar il nome di Lorenzo Montagna.

La questione, come ognun vede, era assai grave. Si
trattava di pochi voti, ma, ove essi fossero stati aggiu-
dicati a Lorenzo Montagna, restava approvata la procla-
mazione fatta dal seggio elettorale e convalidata l’ ele-
zione del Novelli; ove per contrario fossero stati aggiu-
dicati a Francesco Montagna, la Camera avrebbe dovuto
necessariamente annullar la proclamazione fatta dal
seggio elettorale, sostituendovi quella di Francesco Mon-
tagna stesso.
Non ostante le proteste, la Giunta per la verificazione
delle elezioni proponeva la convalidazione del signor
Novelli, e la Camera approvava le conclusioni [...]








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