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Rare and modern books

D'Afflitto Matteo

Tractatus celeberrimus de jure protomiseos, sive de jure congrui d. Matthaei de Afflictis Patricii, et Regis Olim Consiliarii Neapolitani Clarissimi, postrema hac editione a nonnullis mendis exactissime purgatus: et eximiis additionibus,

Ex Typographia Abbatiana,, 1744

130.00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italy)

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Details

Year of publication
1744
Place of printing
Neapoli,
Author
D'Afflitto Matteo
Publishers
Ex Typographia Abbatiana,
Keyword
DIRITTO CIVILE NAPOLI GIURISTI NAPOLETANI STORIA DEL DIRITTO, DIRITTO DI PRIMOGENITURA

Description

In folio; (12), 194, (36) pp. Legatura coeva in piena pergamena. Titolo manoscritto da mano coeva al dorso. Ex-libris settecentesco privato alla prima e seconda carta. Un tunnel di tarlo al margine basso, sempre nella parte bianca e mai nel testo, non fastidioso, delle prime 40 carte, ininfluente. Un forellino di tarlo nel margine basso bianco che solo in 4 carte tocca una lettera, anche questo ininfluente. Tagli leggermente spruzzati. Marca xilografica al frontespizio con leone con uno scudo tra le zampe anteriori. Bell'edizione, rivista, corretta ed aumentata rispetto alle precedenti, stampata a Napoli dal celebre stampatore Stefano Abbate (anche Abate). Questa edizione si avvale del commento del Giurista napoletano, Francesco Rummo. Matteo d'Afflitto, noto in latino come Matthaeus de Afflictis, è stato un illustre giurista napoletano, nato nel 1447 circa e morto a Napoli nel 1523. La sua vita e il suo lavoro si snodano in un periodo di grande fermento culturale e giuridico, caratterizzato dalla transizione tra il Medioevo e il Rinascimento. D'Afflitto studiò legge all’Università di Napoli, dove sviluppò un’interesse profondo per il diritto civile e canonico, che lo portò a diventare uno dei più rispettati esperti del suo tempo. La sua opera più significativa è rappresentata dai "Commentarii in codicem", un’opera che analizza il Digesto di Giustiniano e fornisce importanti riflessioni sulla giurisprudenza romanistica. Attraverso il suo approccio critico e analitico, d'Afflitto riuscì a coniugare il pensiero medievale con le nuove idee umanistiche del Rinascimento, influenzando profondamente la formazione giuridica dell’epoca. I suoi scritti riflettono la sua competenza e la sua abilità nell’interpretare e applicare il diritto in un contesto in continua evoluzione. Oltre alla sua attività di scrittore, Matteo d'Afflitto ricoprì diverse cariche pubbliche, diventando un punto di riferimento per i giovani giuristi e gli studenti di diritto. La sua eredità è evidente non solo nell'influenza esercitata sulla pratica giuridica dell'epoca, ma anche nel suo approccio rigoroso e metodologico che ha fatto scuola nelle generazioni successive. Matteo d'Afflitto morì nel 1523 a Napoli, ma il suo lavoro rimane una testimonianza importante del pensiero giuridico rinascimentale, contribuendo a consolidare la tradizione giuridica napoletana e la cultura legale italiana nel complesso panorama europeo. Edizione non comune.
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