Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Rare and modern books

Natan Feltrin, Federica Lovato, Leonardo Caffo, Nicola Zengiaro

Umani, prede e predatori

Graphe.it, 2019

9.50 € 10.00 €

Graphe.it Edizioni

(Perugia, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

Year of publication
2019
ISBN
9788893720663
Author
Natan Feltrin, Federica Lovato
Pages
72
Series
Semi per il futuro (1)
Publishers
Graphe.it
Size
220×120×6
Keyword
Antropologia culturale, Animali, Antropologia sociale e culturale, Animali e società
Prefacer
Leonardo Caffo, Nicola Zengiaro
State of preservation
New
Languages
Italian
Binding
Softcover
Condition
New

Description

Un seme per il futuro è un’idea coraggiosa che, al di là del suolo a volte gerbido a volte fertile, deve essere gettata in un mondo non ancora in grado di comprendere il valore dei possibili frutti venturi. Così, il seme-idea si fa segno per un mondo a venire, testimone presente di quel che potrebbe essere, ente costitutivamente moderno poiché in anticipo sui tempi della percezione comune. In questo primo ritaglio di futuro vi è uno sguardo al passato volto a ridefinire in senso critico i ruoli di preda e predatore troppo sovente cristallizzati in una narrazione schiettamente antropocentrica. Natan Feltrin rompe, con toni eretici, la tradizionale prospettiva dell’uomo come indiscusso predatore alpha puntando dritto al cuore degli effetti socio-culturali che sono emersi dai meccanismi antipredatori di Homo sapiens. Federica Lovato porta il lettore in un viaggio genealogico dell’attitudine venatoria onde scalfirne i presupposti di naturalità e moralità. Al termine di questo volume chi sia preda, chi predatore e cosa comporti pensare l’altro in termini di «bottino» sono tutte questioni spalancate verso un orizzonte di rinnovamento etico. Introduzione di Nicola Zengiaro. Postfazione di Leonardo Caffo.