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Rare and modern books

Chinello, Cesco

Un barbaro veneziano. Mezzo secolo da comunista

Il Poligrafo, 2008

16.00 €

Il Salvalibro

(Foligno, Italy)

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Details

Year of publication
2008
ISBN
9788871155593
Place of printing
Padova
Author
Chinello, Cesco
Pages
504
Publishers
Il Poligrafo
Size
21 cm
Keyword
Binding description
paperback
State of preservation
New
Languages
Italian
Binding
Softcover
Condition
New

Description

Collana "Mnemosine" - Brossura editoriale di 502 pagine. Prefazione di Mario Isnenghi. Copia in condizioni di nuovo -- L'autobiografia di Cesco Chinello (1925-2008) è il resoconto di un'esperienza personale e il tentativo di fare i conti con la complessità e le contraddizioni del movimento operaio veneto e italiano. Attraverso la narrazione delle esperienze maturate dall'autore, prima come giovane funzionario e dirigente del PCI veneziano, poi in veste di Parlamentare, di storico di Marghera e dell'industrializzazione, fino ad assumere posizioni sempre più critiche verso la sinistra ufficiale, viene proposto un viaggio nella storia dell'Italia del dopoguerra, viaggio che mantiene sempre una propria unitarietà di fondo e un punto di vista critico. Un'autobiografia senza facili autobiografismi, in cui affiorano tanti nomi illustri (Ingrao, Rossanda, Cacciari, Nono...) e meno illustri. La rilettura che compie Chinello dei passaggi cruciali che hanno caratterizzato la sinistra italiana esprime infine anche una valutazione più complessiva, una riflessione lucida sui limiti storici dell'azione del PCI. Quando questa autobiografia era già chiusa per la stampa, Cesco Chinello si è spento nella sua Venezia, dopo una lunga malattia, nella notte tra sabato 26 e domenica 27 gennaio 2008. Nella giornata di mercoledì 30 gennaio la sua figura è stata ricordata da Massimo Cacciari e Mario Isnenghi, insieme alle tante persone e ai tanti "compagni" di lotta che sono intervenuti durante i funerali civili, nell'atrio di Ca' Farsetti, sede del municipio veneziano. Su «il Manifesto» del 29 gennaio Rossana Rossanda scriveva: «Ha concluso con una autobiografia che non è di sé se non come di uno fra i molti, non solo le vicende e le idee, ma nomi, cognomi, vite, caratteri, tentativi, fallimenti, anche le poche vittorie. Una storia appassionata, di parte, raramente distratta, spietata con pochi, generosa con molti, nella quale Venezia si ritroverà».
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