Details
Place of printing
Berlino
Author
Argelander Friedrich Wilhelm August
Description
In folio oblungo (mm 290x429); frontespizio a stampa, 17 tavole incise in rame raffiguranti la volta celeste; <BR>la magnitudine dei corpi celesti viene descritta dalla grandezza del simbolo della stella, vi sono scritte al margine di ogni tav. 6 gradi di magnitudine. Le stelle sono inscritte nelle figure dello zodiaco delineate con un sottile tratto rosso. Alla fine sul contropiatto vi è un indice manoscritto in ordine alfabetico di tutte le costellazioni con l'indicazione della tavola in cui essa è raffigurata. Cartone coevo con dorso rinforzato in tela moderma marrone; etichetta a stampa con titolo e autore al centro del piatto. Prima ed unica edizione di questo raro ed importante atlante stellare. Non sono presenti i due volumi di testo che elencano le stelle. Bell'esemplare con qualche fioritura diffusa.<BR>Argelander (Memel 1799 - Bonn 1875); collaboratore di Fr. W. Bessel a Königsberg (1820-23), poi direttore (1823-37) dell'osservatorio di Åbo che nel 1832 fu trasferito ad Helsinki; <BR>Argelander fu il primo astronomo ad iniziare uno studio approfondito delle stelle variabili. All'inizio della sua attività se ne conoscevano pochissime; a lui si deve l'introduzione del moderno sistema di identificazione e di nomenclatura delle stelle variabili. Compì inoltre delle misurazioni approssimative circa il moto spaziale del Sole; fu fondatore (1837) e direttore dell'osservatorio di Bonn (della cui università fu professore fino alla morte), che indirizzò dapprima a ricerche fotometriche e poi ad osservazioni meridiane che si conclusero nel grande catalogo-atlante stellare (Bonner Durchmusterung, 1859-63), realizzato con Krüger e Schônfeld, contenente le posizioni (approssimate) di 324.198 stelle del cielo boreale. Il Bonner Durchmusterung è stato l'ultimo catalogo redatto senza l'uso della fotografia.<BR>Argelander svolse un lavoro determinante nello sviluppo di metodiche effettive, semplici e veloci per misurare le posizioni e le magnitudini delle stelle, spianando quindi la strada alla moderna astronomia; tentò inoltre di misurare la distanza di alcune stelle tramite degli eliometri. Il grande lavoro suo e dei suoi collaboratori nel catalogare le stelle normali e le variabili fu reso possibile dall'utilizzo sistematico delle nuove tecniche appena sviluppate. <BR>Nel 1863 Argelander fondò un'organizzazione astronomica internazionale, la Astronomische Gesellschaft. <BR>