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[Foscolo, Ugo]
Vera storia di due amanti infelici ossia Ultime lettere di Jacopo Ortis. Edizione coretta con note. Parte Prima [Parte seconda]
Jacopo Marsigli - Libraio ai Celestinii],, 1799
18000.00 €
Pontremoli srl Libreria Antiquaria (MILANO, Italy)
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LIBRORarissima edizione originale nell’emissione 1799-B, completa nei due volumi.Leggere e sporadiche fioriture, come di consueto, nel complesso ottimo esemplare, molto fresco.Nel settembre 1798, dopo aver abbandonato Milano, Foscolo si trovava a Bologna, in difficoltà economiche e in cerca di un impiego. Fu proprio in quel periodo che maturò la decisione di pubblicare l’“Ortis”, la cui stesura era iniziata nel 1796: si accordò dunque con l’editore Marsigli e gli consegnò la prima parte del romanzo. Con il precipitare della situazione politica Foscolo dovette però allontanarsi da Bologna, lasciando incompiuto il romanzo. E così Marsigli, per evitare gravi contraccolpi economici — aveva già tirato le prime XLV lettere — decise di affidare la continuazione dell’opera ad Angelo Sassoli, «giurista bolognese di fama non proprio illibata [.] coinvolto qualche anno prima in una fallita congiura contro il governo pontificio in cui si era segnalato come delatore dei compagni» («Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis», introduzione, testo e commento a cura di Maria Antonietta Terzoli, Roma, 2012, p. 12). All’insaputa di Foscolo l’editore stampò il volume nei primi giorni del giugno 1799, anonimo e col titolo «Ultime lettere di Jacopo Ortis», apponendo al frontespizio la data «1798 anno VII». Nel giro di pochissimo tempo i piani di Marsigli dovettero mutare nuovamente. Il 30 giugno gli Austriaci rientrarono a Bologna, e il libro non superò le strette maglie della censura: «Impossibile smerciare [.] un’opera di chiara ispirazione democratica che da ogni pagina lasciava trasparire una intollerabile spregiudicatezza nei confronti di nostra madre Chiesa e dei suoi rappresentanti terreni» («Raccolta foscoliana Acchiappati», p. 59). La vera storia di due amanti infeliciPer limitare i danni economici e sfuggire alla censura, Marsigli intervenne rapidamente e in maniera spregiudicata: modificò il titolo, che divenne «Vera storia di due amanti infelici ossia ultime lettere di Jacopo Ortis», aggiunse al frontespizio la dicitura «Edizione coretta[sic] con note», divise il volume in due tomi a paginazione continua, ciascuno con un proprio frontespizio recante la data 1799, inserì una sezione di «Annotazioni» che ritrattavano goffamente alcune delle posizioni più radicali, e rifece alcune pagine immettendo modifiche politiche e ideologiche. Introdusse anche l’errata, in cui si trovano correzioni sia ad errori ereditati dalle pagine di «Ortis 1798», sia a nuovi errori generatisi nel testo rimaneggiato. Nonostante tutti questi accorgimenti, l’edizione (detta «1799 A») ebbe scarsa diffusione. La variante «1799B»Il mutare repentino della situazione politica offrì una nuova occasione a Marsigli: alla fine del giugno 1800, dopo la battaglia di Marengo, i Francesi tornarono a Bologna, e l’editore «pensò di riproporre un’edizione adatta ai tempi restituendo il testo “rivoluzionario” dell’“Ortis” 1798. Di nuovo con abile lavoro di recupero, utilizzando esemplari e pagine dell’“Ortis” 1798 e della “Vera Storia” 1799 A, confezionò una nuova stampa» (Maria Antonietta Terzoli, ‘Le prime lettere di Jacopo Ortis. Un giallo editoriale tra politica e censura’, Roma, 2004, p. 55), detta appunto «1799 B». Il volume reca al frontespizio la data 1799, ma dovette uscire nell’estate del 1800, considerando che lo stesso Marsigli annunciò la pubblicazione sul «Monitore Bolognese» del 5 luglio dello stesso anno. Identica nel frontespizio alla variante 1799A (conserva addirittura l’errore «edizione coretta»), la «1799 B» recuperava le pagine dell’edizione stampata nel 1798 più ricche di fervore democratico e rivoluzionario, e con queste anche gli errori: basti qui segnalare a p. 74 la ripetizione «lampi lampi» e l’erronea scansione «gi à» (per un esame delle varianti introdotte in 1799 A, da confrontare con 1799 B, si veda «Ugo Foscolo, Ultime lettere di Jacopo Ortis», edizione critica a cura di Giovanni Gambarin, Firenze, Le Monnier. Edizione nazionale, pp. XXII-XXXI). Marsigli lavorò con poca attenzione e di corsa: in alcuni esemplari della variante B, come in quello qui presentato, inserì la pagina degli errata della variante A; da qui la mancata corrispondenza tra le correzioni e il testo.
Edizione: rarissima edizione originale nell’emissione 1799-b, completa nei due volumi.
Edizione: rarissima edizione originale nell’emissione 1799-b, completa nei due volumi.