Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Rare and modern books

Ragni Federico Davide

Vicenzo Giusti drammaturgo udinese del Cinquecento

AGF - Udine, 1936

16.00 €

Libri et Alia Libreria

(Udine, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

Year of publication
1936
Author
Ragni Federico Davide
Publishers
AGF - Udine
Size
25x17cm
Keyword
Locale FVG

Description

PRIMA EDIZIONE, pubblicazione edita dall'Accademia di Udine collezione di monografie e studi friulani volume IV Biografia di Vincenzo Giusti, drammaturgo nato nel 1532 e morto nel 1619 la cui opera teatrale offre qualche curiosità per la storia della letteratura friulana ed italiana. Il G. si distinse del resto, come autore prolifico e stimato, premiato sia dal favore del pubblico, sia dai positivi giudizi di contemporanei eruditi quali Francesco Sansovino e Giason De Nores. La sua produzione teatrale venne apprezzata anche dalle generazioni successive, com’è testimoniato da alcune note critiche di Giusto Fontanini, Apostolo Zeno e Giovanni Mario Crescimbeni che, nella sua Istoria della poesia italiana, collocò l’Arianna del G. fra le sedici tragedie nazionali più importanti del secolo XVI. Il primo lavoro teatrale dato alle stampe fu la tragedia Irene (Venezia, 1579), ispirata al massacro della popolazione cristiana nella città di Famagosta, avvenuto durante la conquista di Cipro da parte dei Turchi. A questa seguì l’edizione di una seconda tragedia, Almeone (Venezia, 1588), che narra la triste vicenda dell’eponimo personaggio, che uccise la propria madre, ritenendola colpevole della morte del padre, caduto nel corso della guerra contro Tebe. Diciotto anni dopo la prima messa in scena, venne stampata la sua terza tragedia, Hermete (Venezia, 1608), ambientata a Cidone, città dell’isola di Creta, e incentrata sulla lotta per il potere avviata dal perfido Nicandro ai danni del giovane nipote e legittimo erede al trono Hermete. L’ultima tragedia del Giusti fu l’Arianna (Udine, 1610), dove viene rappresentata la triste morte della principessa cretese, abbandonata da Teseo sull’isola di Nasso. Minore impegno venne profuso dal G. nella produzione di opere che esulassero dal genere tragico. A questo proposito, infatti, si possono citare solo la commedia Fortunio (Venezia, 1593), in cui si narrano le avventure di Elena, che, travestita da uomo e usando lo pseudonimo di Fortunio, partì verso Genova alla ricerca del marito Gisippo, e la favola pastorale Elpina (Udine, 1595), ambientata sui colli friulani compresi tra Buttrio e Gramogliano. A cura di V. Joppi fu pubblicato postumo il Trattato della peste d’Udene dell’anno 1556, in cui il G. descrive i terribili effetti dell’epidemia, ricordata come peste del Memini. Scritti inediti sono il Dialogo delle belle donne di Venzone, il De gli errori di Ulisse, traduzione in ottava rima del canto V dell’Odissea, e una cronaca della nobiltà udinese, continuata dopo la sua morte dal nipote Vincenzo. Due altre opere teatrali del G., la tragedia Alessio e la commedia Miscuglio, sono andate perdute e sono giunte fino a noi come semplici titoli tramandati da alcune fonti letterarie coeve. In brossura. Illustrazioni fuori testo. Pp. 136. Buone condizioni.
Logo Maremagnum en