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LIBERTÀ CARA SEI TROPPO AMABILE.MUSICA E TEATRO,BOLOGNA 1796-1805[storia locale

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(Bologna, Italy)

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a cura di Marina Calore,
LIBERTÀ CARA SEI TROPPO AMABILE.
MUSICA E TEATRO A BOLOGNA
DALL'ANTICO AL NUOVO REGIME (1796-1805),
Editrice Lo Scarabeo, Bologna 1996, prima edizione,
brossura con sovraccoperta, 23,5x17 cm., pp.79,
alcune illustrazioni in nero,
peso: g.170

CONDIZIONI DEL LIBRO: ottime,
imperfezioni alla sovraccoperta,
per il resto come nuovo




Questo volume è stato realizzato con il
contributo economico della
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna

Ricerche storiche: Rita Belenghi, Marina Calore
Ricerche iconografiche: Alice Vecchi
Schede di: Marina Calore, Erika Di Pietra, Patrizia
Garelli, Iones Giusti, Elisa Gualandi, Valeria Rubini,
Maria Luigia Sacchetti, Arianna Turtura




dalle note di copertina:

Si è soliti liquidare con un giudizio
riduttivo quel periodo della vicenda arti-
stica e culturale italiana posto tra la fine
del XVIII e l'inizio del XIX secolo; l'imi-
tazione pedissequa di modelli francesi,
l'enfasi retorica, furono invero gli aspetti
più appariscenti nelle arti figurative come
nella poesia, nella produzione teatrale
come nella spettacolarità in genere. Ma
essi pure sottintendono interessanti e pro-
fìcui fermenti, fervore di iniziative, am-
pia partecipazione popolare. E del resto le
mode esterofile, assieme agli estremismi
verbali, erano destinate a scomparire una
volta esaurita la loro funzione didascalica.

Ciò che rimase può ben considerarsi la
logica conseguenza di quella tensione ri-
formatrice che aveva attraversato tutto il
Settecento e la necessaria premessa alla
grande popolarità goduta dal teatro nel-
l'Ottocento.

La ricorrenza del duecentenario dell'arri-
vo dei Francesi a Bologna ha offerto l'oc-
casione per ripercorrere, in base alla do-
cumentazione rimasta, l'attività teatrale
bolognese negli anni che segnarono il
passaggio dall'antico al nuovo regime.

Si è potuto così ridimensionare magari la
portata di quello che viene detto 'teatro
giacobino' e rivalutare invece il dramma
in musica, serio o giocoso, che appare
come il vero protagonista degli spettacoli
del tempo; ed ancora rileggere con mag-
giore consapevolezza le volonterose pro-
ve drammaturgiche bolognesi, scoprire la
presenza sulle nostre scene di grandi can-
tanti (le superbe Billington e Grassini, i
generosi Babini e Mombelli), di valenti
attori (Anna Fiorilli, Antonio Morroc-
chesi, Giusepe De Marini), di eccezionali
interpreti (Niccolò Paganini) e le manife-
stazioni di entusiasmo collettivo di cui
furono oggetto.


Sommario
Le metamorfosi del regime. Appunti su Bologna (1796-1805)
di R. Belenghi 5
"Libertà cara sei troppo amabile, è troppo orribile la schiavitù"
di M Calore 12
Scenografìe e decorazioni teatrali, di A. Vecchi 21
Gli artisti di teatro. Schede di M.L. Sacchetti, Erika Di Pietro, A. Turtura,
I. Giusti, E. Bargossi, M. Calore, P. Garelli 26
Teatro Comunale. Schede di V. Rubini, M. Calore 47
Teatro Zagnoni. Schede di V Rubini, M. Calore 55
Teatro Marsigli Rossi. Schede di V. Rubini, M. Calore 63
Teatro Taruffì. Scheda di M, Calore 70
Teatro de' Felicini. Scheda di M. Calore 72
Teatro Legnani. Scheda di M. Calore 73
Teatro dell'ex Collegio S. Saverio. Scheda di M. Calore 74
Epilogo 76
Nota bibliografica 77






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