
Prints
Mariano Fortuny y Marsal(Reus 1838 - Roma 1874)
Arabe veillant le corps de son ami, 1866
1750.00 €
Il Bulino Antiche Stampe s.r.l.
(Milano, Italy)
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Details
Description
(Reus 1838 - Roma 1874)
Arabe veillant le corps de son ami, 1866
Acquaforte e acquatinta
misure: mm 212 x 414
Pittore e incisore spagnolo, collezionista e antiquario. Di umili origini restò presto orfano ma ebbe i primi insegnamenti dal nonno modellatore di figure in terracotta. Tentò la fortuna trasferendosi nel 1853 presso l'Escuela de Bellas Artes di Barcellona e grazie alle sue doti artistiche vinse il premio Roma nel 1857 che gli permise di proseguire gli studi a Roma. Qui giunse nel 1858 e iniziò a frequentare gli artisti spagnoli, subì l’influsso delle opere di Domenico Morelli e strinse amicizia con il pittore Attilio Simonetti (1843–1925) che lo portò alla scoperta degli artisti napoletani. Simonetti divenne suo allievo e divise con lui lo studio romano. Con lo scoppiare della guerra ispano-marocchina, Fortuny fu chiamato in Marocco per rappresentare e immortalare i momenti più salienti del combattimento tra il 1860 e il 1861. Durante tale soggiorno Fortuny prese ispirazione per molti suoi dipinti sia raffigurando con occhio documentario scorci o tipi pittoreschi sia rielaborando poi in studio in chiave raffinata e decadente certi altri soggetti più esotici e aderenti al gusto orientalista allora di gran moda. Nel 1862 tornò nuovamente in Italia, viaggiando tra Firenze e Napoli dove incontrò l'amico pittore Domenico Morelli, per poi tornare a Roma e aprire un nuovo studio in Via della Purificazione. Artista perennemente in viaggio fra l’Italia, la Spagna e Londra e Parigi dove divenne sodale dei migliori artisti del suo tempo, fu apprezzato e ricercato a livello internazionale per il suo gusto chiaro e cosmopolita. Sposò nel 1867 Cecilia de Madrazo y Garreta figlia del Direttore del Prado e nipote di un noto pittore spagnolo. Fortuny, il più internazionale e cosmopolita dei pittori spagnoli dell’Ottocento, si è dedicato all’incisione proponendo originali soggetti di genere spagnoleggiante o orientalista. La sua opera tradisce la profonda conoscenza dei maestri del passato quali Goya e Rembrandt. Fortuny impiega un segno minuto che si contraddistingue, nella maggior parte delle lastre, per la ricerca di violenti effetti di luce su ambienti in ombra. Le lastre, in tutto trenta, sono state soggette a rimaneggiamenti oggi ricostruiti negli studi più recenti che permettono di identificare le varie tirature, le prove di lavoro, nonché le varie carte impiegate dall’autore.
Questa acquaforte, numero 1 del catalogo, un uomo seduto a terra ha gli occhi chiusi, le braccia tese e le mani strette come in preghiera. Dietro di lui, disteso su una stuoia, il cadavere di un amico avvolto in una coperta, i piedi nudi. Lo spazio è spoglio, mistico, solenne. La parete di fondo è divisa in due zone una a sinistra scura in ombra, realizzata attraverso un tratteggio fitto, sottolinea il momento di “passione”; una sorta di fondale dal quale si staglia la sagoma delle due figure. L'altra più ridotta di dimensione a destra è chiara, solo un orcio a terra suggerisce profondità di campo. In alto a destra la firma incisa: "Fortuny/Roma 1867". Edizione del 1878, realizzata a Parigi dall'editore Goupil, gli excudit (Goupil/Delatre) e la vecchia numerazione sono stati abrasai, mantenuto il titolo in francese e aggiunto n°1 inciso in alto a destra, stampino della firma. Splendida impressione su carta vergellata con filigrana Arches. Ampi margini editoriali. Ottimo stato di conservazione.
Bibliografia: Vives i Pique/Cuenca Garcia, Mariano Fortuny Marsal/Mariano Fortuny Madrazo, Electa, 1994, 1, pag.113; Emiliano Cano Dìaz, Las ediciones de los aguafuertes de Mariano Fortuny Marsal, MOTS.TV 2022.