Carta geografica tratta dal ' Mercurio geografico overo Guida Geografica in tutte le parti del Mondo conforme le Tavole Geografiche del Sansone Baudran de Cantelli Data in luce con direttione, e cura di Gio. Giacomo de Rossi nella sua stamperia ' raccolta di carte edita a Roma tra il 1660 ed il 1730 dalla tipografia De Rossi ' - la datazione delle carte va dal 1669 al 1715 - la cui prima stesura si deve a Giovanni Giacomo de Rossi. Nel corso degli anni l’atlante fu arricchito da un numero sempre maggiore di carte nelle successive edizioni curate prima da Domenico de Rossi e poi dal figlio Filippo. Il ' Mercurio Geografico ' è una raccolta che raccoglie lavori di cartografi quali Michele Antonio Baudrand, Nicolas Sanson, Augustin Lubin, Filippo Titi, Giacomo Ameti, Giovanni Antonio Magini e Innocenzo Mattei e che ' contempla come "corpus" principale ' la grande produzione del geografo Giacomo Cantelli da Vignola. Le carte sono finemente copiate ed intagliate dai maggiori incisori dell'epoca tra i quali Falda, Widman, Barbey, Widman, Lhuillier, Donia, Mariotti. ' La carta deriva dall’opera di Nicola Sanson. A differenza delle precedenti mappe olandesi, quella di Sanson si concentra sulle informazioni geografiche e idrografiche, tralasciando completamente ogni aspetto decorativo. Sanson, il più famoso cartografo francese della storia moderna, fu cosmografo al servizio di Luigi XIV, re di Francia; dotò le sue mappe delle più recenti informazioni geografiche e delle incisioni più belle e acute del periodo. Il ' Cartes Generales de Toutes les Parties du Monde ' rappresenta il più importante prodotto della cartografia commerciale francese del diciassettesimo secolo. Incisione in rame, in buono stato di conservazione. Bibliografia cfr. R. Almagià, ' Studi storici di cartografia napoletana, in “Archivio storico per le province napoletane”, 38 (1913), p. 645; A. Bonazzi, ' Il Mercurio geografico: il gioco e la differenza, in “Giacomo Cantelli: geografo del Serenissimo”, Bologna, 1995, p. 37-44 e 150-152; Bagrow ' 268; ' Phillips ' I 254-255; Shirley BL I, pp. 868-874; ' Map taken from ' Mercurio geografico overo Guida Geografica in tutte le parti del Mondo conforme le Tavole Geografiche del Sansone Baudran de Cantelli Data in luce con direttione, e cura di Gio. ' Giacomo de Rossi nella sua stamperia ' collection of maps published in Rome between 1660 and 1730 by the typography De Rossi - the date of the maps goes from 1669 to 1715 - whose first edition is due to Giovanni Giacomo de Rossi. Over the years the atlas was enriched by an increasing number of maps in subsequent editions edited first by Domenico de Rossi and then by his son Filippo. The ' Mercurio Geografico ' is a collection that brings together works by cartographers such as Michele Antonio Baudrand, Nicolas Sanson, Augustin Lubin, Filippo Titi, Giacomo Ameti, Giovanni Antonio Magini and Innocenzo Mattei, and which includes as its main "corpus" the great production of the geographer Giacomo Cantelli da Vignola. The maps are finely copied and engraved by the major engravers of the time including Falda, Widman, Barbey, Widman, Lhuillier, Donia, Mariotti. ' The map is derived from the work of Nicola Sanson. Unlike the previous Dutch maps, Sanson focuses on geographical and hydrographic information, completely omitting any decorative aspect. Sanson, the most famous French cartographer of modern history, was a cosmographer in the service of Louis XIV, King of France; he equipped his maps with the latest geographical information and the most beautiful and acute engravings of the period. The ' Cartes Generales de Toutes les Parties du Monde ' represents the most important product of seventeenth-century French commercial cartography. Copper engraving, in good condition. Literature cfr. R. Almagià, ' Studi storici di cartografia napoletana, in “Archivio storico per le province napoletane”, 38 (1913), p. 645; A. Bonazzi, ' Il Mercurio geografico: il gioco e la differenza, in “Giacomo Cantelli: geografo del Serenissimo”, Bologna, 1995, p. 37-44 e 150-152; Bagrow ' 268; ' Phillips ' I 254-255; Shirley BL I, pp. 868-874. Cfr.