Acquaforte, 1609, monogrammata in lastra in basso a destra. Bell’esemplare di secondo stato, con l’indirizzo di Giovanni Giacomo de Rossi aggiunto in basso, impresso su carta vergata coeva, in ottimo stato di conservazione. Remigio Cantagallina, disegnatore di paesaggio originario di Borgo San Sepolcro e attivo a Firenze nella prima metà del secolo XVII, è noto alla critica soprattutto come uno dei più produttivi seguaci di Giulio Parigi, l'artista brillante e poliedrico succeduto a Buontalenti nel ruolo di ingegnere granducale. Come il predecessore, Parigi organizzava nella propria abitazione incontri didattici informali, che conosciamo attraverso una famosa descrizione di Baldinucci. Questa scuola, o vogliamo dire accademia» era frequentata da un pubblico eterogeneo di artisti e dilettanti, desiderosi di istruirsi nei disparati campi di attività del maestro: l'insegnamento copriva varie discipline scientifiche e ingegneristi che, ma anche un bello e nuovo modo di toccar di penna vaghissimi paesi». In questo singolare ambiente si formò un gruppo di artisti che praticavano il disegno di paesaggio imitando lo stile prezioso e calligrafico del maestro. Ai nomi più celebri - sopra tutti Callot e successiva mente Stefano della Bella - si affiancava una galassia di ' petits maitres ' che solo gli sforzi critici degli ultimi decenni hanno gradualmente per messo di distinguere in tale cornice di studi si collocano anche le prime ricognizioni dell'opera di Cantagallina. Lo stesso Baldinucci, del resto, inserisce remigio e i suoi due fratelli [Antonio e Giovan Francesco] in un lungo elenco di frequentatori dell’Accademia. Una delle più importanti testimonianze biografiche dell'attività del Cantagallina è costituita dal taccuino di centocinque fogli (Biblioteca reale di Bruxelles), nel quale l'artista fermò, di volta in volta, le visioni di paesaggi e di città toccati durante un suo viaggio nei Paesi Bassi. ' Si tratta di un vero e proprio taccuino di viaggio dell'artista, che, al pari di tanti viaggiatori olandesi in Italia, raffigurava fedelmente i luoghi visitati (in particolare Bruxelles e dintorni), riunendo uno straordinario nucleo di vedute del la campagna e delle principali città fiamminghe. Nelle pagine del suo taccuino Remigio si soffermava anche a ritrarre compagni di viaggio, scene di vita quotidiana, installazioni manifatturiere, o qualsiasi altra cosa potesse attrarre la sua curiosità. La serie comprende una trentina di fogli datati, tutti compresi fra il 1612 ed il 1613, e numerose didascalie topografiche. (cfr. S. Rinaldi, ' Il Viaggio nelle Fiandre di Remigio Cantagallina ' in Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di Lettere e Filosofia, Vol. 3, No. 2, (2011), pp. 465-495). Etching, 1609, signed with monogram lower right in the image. Good example, of the second state with De Rossi’ address, printed on contemporary laid paper, very good condition. Remigio Cantagallina, a landscape designer originally from Borgo San Sepolcro and active in Florence in the first half of the 17th century, is known to critics above all as one of the most productive followers of Giulio Parigi, the brilliant and versatile artist who succeeded Buontalenti as engineer. Like his predecessor, Parigi organized informal didactic meetings in his own home, which we know from a famous description by Baldinucci. This school, or should we say “academy” was attended by a heterogeneous public of artists and amateurs, eager to educate themselves in the disparate fields of activity of the master. In this singular environment was formed a group of artists who practiced landscape drawing imitating the precious and calligraphic style of the master. The most famous names - above all Callot and Stefano della Bella - were flanked by a galaxy of petits maitres that only the critical efforts of the last decades have gradually made it possible to distinguish in such a framework of studies the first reconnaissance of Cantagallina's work. Baldinucci himself, after all, includes Remigio and his two brothers [Antonio and Giovan Francesco] in a long list of frequenters of the Accademia. One of the most important biographical testimonies of Cantagallina's activity is the notebook of one hundred and five sheets (Royal Library of Brussels), in which the artist wrote down, from time to time, the visions of landscapes and cities he visited during his journey in the Netherlands. ' ' It is a real travel notebook of the artist, who, like many Dutch travelers in Italy, faithfully depicted the places he visited (especially Brussels and its surroundings), gathering an extraordinary nucleus of views of the countryside and the main Flemish cities. In the pages of his notebook Remigio also lingered to portray fellow travelers, scenes of daily life, manufacturing installations, or anything else that might attract his curiosity. The series includes about thirty dated sheets, all between 1612 and 1613, and numerous topographical captions. (cf. S. Rinaldi, ' Il Viaggio nelle Fiandre di Remigio Cantagallina ' in Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di Lettere e Filosofia, Vol. 3, No. 2, (2011), pp. 465-495). Cfr.