Il Toro di Farnese

Acquaforte e bulino, 1680/90 circa; imprint editoriale in basso a destra In Roma da Vincenzo Billy (qui abraso, si legge solo In Roma). Esemplare di secondo stato, con l’imprint di Billy abraso. Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, con margini, tracce di pieghe centrali orizzontali, per il resto in ottimo stato di conservazione. Vincenzo Billy era un editore ed incisore appartenente ad una famiglia di origine francese, legato a Giacomo (Jacques Belly) e Nicolò Billy, a lui affini per attività, fu attivo a Roma dalla fine del Seicento alla prima metà del Settecento. Poco chiari i repertori tanto sul genere e sugli estremi cronologici della sua attività, quanto sui rapporti che lo legarono a Nicolò e ai figli Antonio e Nicola. Quale "intagliatore e mercante di stampe" sottoscrisse "vicino all'Orologgio della Chiesa Nuova", "a San Salvatore di Lavoro" e "vicino a Pasquino". Quale incisore lavorò per i più abili mercanti di stampe romani, da Giovanni Marco Paluzzi a Vincenzo Billy "alla Chiesa Nuova", dal Komarek ai molti membri della calcografia De Rossi "alla Pace": vasta fu la produzione incisoria, talora dai repertori ignorata o talora (tranne le generiche assegnazioni del Gori Gandellini, 1771, che gli dà come collaboratore il figlio Antonio) confusa con quella del figlio Nicola, anche per l'identità di firma. Il carattere più artigianale che artistico, la resa diseguale, l'incisione a tratti spesso rozzi e sbrigativi, può far attribuire al Billy un gruppo di stampe: soggetti religiosi e ritratti in specie Molto rara. Bibliografia Fabia Borroni, ' BILLY, Nicola, il Vecchio in ' “Dizionario Biografico degli Italiani” - Volume 10 (1968); Ch. Le Blanc, ' Manuel de l'amateur d'estampes, I, Paris 1854, p. 340, con un elenco di 47 pezzi ascrivibili ai due Nicola Billy. Etching and engraving, ca. 1680/90. Lettered with the imprint at lower right In Rome da Vincenzo Billy (here erased, reads In Rome only). Example of the second state, with Billy's imprint abraded. Beautiful proof, printed on contemporary laid paper, with margins, traces of central horizontal folds, otherwise in very good condition. Vincenzo Billy was a publisher and engraver belonging to a family of French origin, related to Giacomo (Jacques Belly) and Nicolò Billy, who were related to him in activity, was active in Rome from the late seventeenth century to the first half of the eighteenth century. Repertories are unclear as much about the genre and chronological extremes of his activity as about the relationships that bound him to Nicolò and his sons Antonio and Nicola. As an "engraver and print merchant," he subscribed "near the Orologgio della Chiesa Nuova," "in San Salvatore di Lavoro," and "near Pasquino." As an engraver he worked for the most skilled Roman print merchants, from Giovanni Marco Paluzzi to Vincenzo Billy "at the Chiesa Nuova," from Komarek to the many members of the De Rossi intaglio "at the Pace": vast was his engraving production, sometimes ignored by the repertories or sometimes (except for the generic assignments of Gori Gandellini, 1771, which gives him as collaborator his son Antonio) confused with that of his son Nicola, also because of the identity of signature. The more artisanal than artistic character, the uneven rendering, and the engraving with often crude and hasty strokes, may attribute to Billy a group of prints: religious subjects and portraits in particular. Very rare. Bibliografia Fabia Borroni, ' BILLY, Nicola, il Vecchio in ' “Dizionario Biografico degli Italiani” - Volume 10 (1968); Ch. Le Blanc, ' Manuel de l'amateur d'estampes, I, Paris 1854, p. 340, con un elenco di 47 pezzi ascrivibili ai due Nicola Billy. ' Cfr.