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Prints

FORLANI Paolo

Il vero disegno del sito e della fortezza di Comar.

1567

500.00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italy)

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Details

Year of publication
1567
Place of printing
Venezia
Size
268 X 178
Engravers
FORLANI Paolo

Description

Rara pianta prospettica della città di Paolo Forlani. Esemplare della tiratura di Bolognino Zaltieri, con il testo descrittivo al verso di Giulio Ballino, stampata a Venezia nel 1569. “In alto a destra, in un riquadro, troviamo il titolo: Il vero disegno del sito e della fortezza di Comar, terra posta sopra un’isola fata dal Danubio fiume nella parte del’Ungaria, Jn Venetia l’Anno. 1567. Alla libraria della Colonna. Orientazione con una rosa dei venti con la semplice indicazione dei quadranti, il nord-est in alto. Pianta della fortificazione di Komárno o Komárom, nell’attuale Slovacchia meridionale, a nord del Danubio e al confine con l’Ungheria. Attivo e fervente centro, soprattutto durante il regno dell’imperatore Mattia Corvino. Dopo la conquista turca di Buda, Ferdinando I decretò la fortificazione di Komárno. Gli architetti Filippo Tonielli (1543) e Pietro Ferrabosco (1547) elaborarono il progetto del nucleo della fortezza tra Danubio e Vág: il forte pentagonale con due baluardi e dei salienti con fossato, strada coperta e spalto. Completati i lavori, la fortezza fu considerata come base principale nel sistema di fortezze dell’Impero ausburgico contro la minaccia turca, e fu difesa da forze armate imponenti, tra fanteria, cavalleria e flotte sui fiumi. La fortezza fu messa a dura prova nell’autunno 1594 quando il Gran Visir Sinan Pascià, dopo aver conquistato Györ, marciò verso Komárno con il suo esercito di 100.000 uomini. Il castello fortificato resistette al duro attacco, mentre la città - quasi completamente bruciata – venne ricostruita. Nel 1663 si decise anche di costruire una nuova fortezza, basandosi sulla più moderna ingegneria militare sia italiana che francese. Sebbene non firmata la pianta reca l’indirizzo della libreria della Colonna, che la riconduce a Paolo Forlani. L’opera è inserita in quattro dei cinque esemplari noti della raccolta Il primo libro delle citta et fortezze del mondo di Forlani e Zenoi. Si trova altresì inserita in raccolte cinquecentesche di grande formato. La tavola è successivamente ristampata, inalterata, da Bolognino Zaltieri. Si trova in due diverse edizioni del libro De’ disegni delle più illustri citta, et fortezze del mondo di Giulio Ballino, entrambe pubblicate a Venezia nel 1569. Non si conoscono varianti di lastra, ma le tirature dello Zaltieri presentano un testo descrittivo al verso” (cfr. Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 1242). Paolo Forlani, nativo di Verona, nel 1560 aprì una propria bottega calcografica a Venezia, Al segno del pozzo, come risulta da alcune sue opere. Dal 1566 è attivo a Merzaria al segno della colonna e dal 1569 a Merzaria al segno della nave. Forlani ebbe rapporti commerciali con i maggiori editori di materiale cartografico del tempo, tra questi Antonio Lafreri, la famiglia Bertelli ed altri. Oltre ad essere un talentuoso incisore, era altresì rapido nell’esecuzione, qualità che gli consentì di lavorare contemporaneamente per editori diversi, e di eseguire una gran quantità di lavori. Woodward attribuisce a Forlani circa cento opere, di cui la maggior parte però non sono firmate. Tra il 1560 e il 1567, Forlani collaborò con Ferrando Bertelli, per cui incise una decina di rami, con Camocio, Bolognino Zaltieri e con Claudio Duchetti, per il quale incise alcune mappe. Per la sua attività professionale fu però molto importante e preziosa la collaborazione con Giacomo Gastaldi per il quale incise tredici carte. Nel 1567 Forlani pubblicava e commerciava la sua opera Il primo libro delle città et fortezze principali del mondo, i cui rami passarono poi a Bolognino Zaltieri. È probabile che il Forlani sia morto durante la peste che si diffuse a Venezia dal 1575. Bellissima prova, impressa su carta vergata coeva, testo descrittivo al verso, consueta piega centrale, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia S. Bifolco, F. Ronca, ' Cartografia e topografia italiana . Rare perspective view of the city by Paolo Forlani, 1567. Example issued by Bolognino Zaltieri, with descriptive text on verso by Giulio Ballino, printed in Venice in 1569. “In alto a destra, in un riquadro, troviamo il titolo: Il vero disegno del sito e della fortezza di Comar, terra posta sopra un’isola fata dal Danubio fiume nella parte del’Ungaria, Jn Venetia l’Anno. 1567. Alla libraria della Colonna. Orientazione con una rosa dei venti con la semplice indicazione dei quadranti, il nord-est in alto. Pianta della fortificazione di Komárno o Komárom, nell’attuale Slovacchia meridionale, a nord del Danubio e al confine con l’Ungheria. Attivo e fervente centro, soprattutto durante il regno dell’imperatore Mattia Corvino. Dopo la conquista turca di Buda, Ferdinando I decretò la fortificazione di Komárno. Gli architetti Filippo Tonielli (1543) e Pietro Ferrabosco (1547) elaborarono il progetto del nucleo della fortezza tra Danubio e Vág: il forte pentagonale con due baluardi e dei salienti con fossato, strada coperta e spalto. Completati i lavori, la fortezza fu considerata come base principale nel sistema di fortezze dell’Impero ausburgico contro la minaccia turca, e fu difesa da forze armate imponenti, tra fanteria, cavalleria e flotte sui fiumi. La fortezza fu messa a dura prova nell’autunno 1594 quando il Gran Visir Sinan Pascià, dopo aver conquistato Györ, marciò verso Komárno con il suo esercito di 100.000 uomini. Il castello fortificato resistette al duro attacco, mentre la città - quasi completamente bruciata – venne ricostruita. Nel 1663 si decise anche di costruire una nuova fortezza, basandosi sulla più moderna ingegneria militare sia italiana che francese. Sebbene non firmata la pianta reca l’indirizzo della libreria della Colonna, che la riconduce a Paolo Forlani. L’opera è inserita in quattro dei cinque esemplari noti della raccolta Il primo libro delle citta et fortezze del mondo di Forlani e Zenoi. Si trova altresì inserita in raccolte cinquecentesche di grande formato. La tavola è successivamente ristampata, inalterata, da Bolognino Zaltieri. Si trova in due diverse edizioni del libro De’ disegni delle più illustri citta, et fortezze del mondo di Giulio Ballino, entrambe pubblicate a Venezia nel 1569. Non si conoscono varianti di lastra, ma le tirature dello Zaltieri presentano un testo descrittivo al verso” (cfr. Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 1242). Paolo Forlani, a native of Verona, opened his own chalcographic workshop in Venice, Al segno del pozzo, in 1560, as reflected in some of his works. From 1566 he was active in Merzaria al segno della colonna and from 1569 in Merzaria al segno della nave. Forlani had business relationships with the major publishers of cartographic material of the time, among them Antonio Lafreri, the Bertelli family, and others. In addition to being a talented engraver, he was also quick to execute, a quality that enabled him to work for different publishers at the same time, and to execute a large amount of work. Woodward attributes about one hundred works to Forlani, most of which, however, are unsigned. Between 1560 and 1567, Forlani collaborated with Ferrando Bertelli, for whom he engraved about ten copperplates, with Camocio, Bolognino Zaltieri, and with Claudio Duchetti, for whom he engraved some maps. For his professional activity, however, the collaboration with Giacomo Gastaldi, for whom he engraved thirteen maps, was very important and valuable. In 1567 Forlani published and traded his work Il primo libro delle città et fortezze principali del mondo, whose branches later passed to Bolognino Zaltieri. It is likely that Forlani died during the plague that spread through Venice from 1575. Beautiful proof, printed on contemporary laid paper, descriptive text on verso, usual central crease, in very good condition. Bibliografia S. Bifolco, F. Ronca, ' Cartografia e topografia italiana del XVI se. Cfr.
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