Details
Place of printing
Bologna
Engravers
MAGINI Giovanni Antonio
Description
Carta geografica tratta dal LâItalia a cura di Fabio Magini, edito a Bologna nel 1620, tre anni dopo la prematura morte del padre. Composto da un breve testo descrittivo di sole 24 carte, lâopera è corredata di 61 carte geografiche della penisola, e costituisce il primo esempio di atlante italiano. Lâopera è per intero di mano del Magini, che iniziò la realizzazione delle carte nel 1594 circa, dando alla luce per prima nel 1595 la carta del territorio di Bologna. Tutte le carte vennero alle stampe quindi prima del 1620, nelle loro stesure provvisorie, successivamente corrette ed aggiornate per lâedizione definitiva. Per la realizzazione delle lastre il Magini si servì di due dei più famosi intagliatori dellâepoca: il belga Arnoldo Arnoldi e lâinglese Benjamin Wright. La carta dellâIstria è probabilmente opera del Magini stesso, in quanto la carta di Pietro Coppo (1520) e quelle di Bertelli e Camocio (1569), risultano molto diverse nel rilievo del territorio. Questo lascia presupporre che il Magini abbia avuto tra le mani una carta inedita probabilmente fornitagli direttamente dalla Repubblica Veneta. Almagià nota come questa sia una delle rare eccezioni nellâopera dellâastronomo padovano, in quanto la lastra non risulta cancellata e corretta in nessun modo. Probabilmente la lastra venne iniziata dallâArnoldi e terminata dal Wright. Nel cartiglio in alto a sinistra il titolo ISTRIA olim Iapidia. Nel cartiglio in basso a destra la dedica Allâ Ill.mo S.or mio p[ad]rone oss.mo il S.or Ferdinandom Riario Marchese di Castiglione & Senatore Bol: segue la firma Gio. Antonio Magini Math co dello studio di Bologna. sotto il cartiglio la scala grafica Scala di Miglia dieci (10 miglia pari a mm40). Nellâangolo in basso a sinistra Ben. W. fe. ( Benjamin Wright fecit). Orientazione nei quattro lati al centro con il nome dei punti cardinali Septentrio, Meridies, Oriens, Occidens, il nord a sinistra . Graduazione ai margini di 1â in 1â da 44° 45â a 45° 57â 10ââ di latitudine, e da 35° 57â a 37° 10â 25ââ di longitudine. Lieve gora nei margini, nel complesso in ottimo stato di conservazione. Bibliografia Almagià (1922): pp. 46-47; Almagià (1929): p. 39b; Lago-Rossit (1981): pp. 148-153, Tav. LXXII; Lago (1989): pp. 271-273, n. 195; Marinelli (1881): p. 147, n. 704.