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Prints

Anonimo

Pianta e Profili del Pozzo di Orvieto

1791

250.00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italy)

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Details

Year of publication
1791
Place of printing
Roma
Size
325 X 520
Engravers
Anonimo
Keyword
Architettura e Ornamenti

Description

Tavola raffigurante la pianta e la sezione del Pozzo di San Patrizio ad Orvieto tratta da Guglielmo Della Valle, Storia del duomo di Orvieto. Roma: presso i Lazzarini, MDCCXCI. Lo storico pozzo di San Patrizio è una struttura costruita da Antonio da Sangallo il Giovane a Orvieto tra il 1527 e il 1537 per volere del papa Clemente VII, reduce dal Sacco di Roma e desideroso di tutelarsi nell'eventualità che la città in cui si era ritirato fosse assediata. Pertanto, fu progettato proprio per fornire acqua in caso di calamità o assedio. Durante le assenze di Antonio da Sangallo l'esecuzione veniva seguita da Giovanni Battista da Cortona; le parti decorative sono di Simone Mosca. I lavori furono conclusi durante il papato di Paolo III Farnese (1534-1549). L'accesso al pozzo, capolavoro di ingegneria, è garantito da due rampe elicoidali a senso unico, completamente autonome e servite da due diverse porte, che consentivano di trasportare con i muli l'acqua estratta senza ostacolarsi e senza dover ricorrere all'unica via che saliva al paese dal fondovalle. Acquaforte, con margini, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia Alberto Satolli, Imago VV, Le rappresentazioni della città di Orvieto dalle origini ad oggi, p. 122. Tavola raffigurante la pianta e la sezione del Pozzo di San Patrizio ad Orvieto tratta da Guglielmo Della Valle, ' Storia del duomo di Orvieto. Roma: presso i Lazzarini, MDCCXCI. Lo storico pozzo di San Patrizio è una struttura costruita da Antonio da Sangallo il Giovane a Orvieto tra il 1527 e il 1537 per volere del papa Clemente VII, reduce dal Sacco di Roma e desideroso di tutelarsi nell'eventualità che la città in cui si era ritirato fosse assediata. Pertanto, fu progettato proprio per fornire acqua in caso di calamità o assedio. Durante le assenze di Antonio da Sangallo l'esecuzione veniva seguita da Giovanni Battista da Cortona; le parti decorative sono di Simone Mosca. I lavori furono conclusi durante il papato di Paolo III Farnese (1534-1549). L'accesso al pozzo, capolavoro di ingegneria, è garantito da due rampe elicoidali a senso unico, completamente autonome e servite da due diverse porte, che consentivano di trasportare con i muli l'acqua estratta senza ostacolarsi e senza dover ricorrere all'unica via che saliva al paese dal fondovalle. Acquaforte, con margini, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia Alberto Satolli, ' Imago VV, Le rappresentazioni della città di Orvieto dalle origini ad oggi, p. 122. Cfr.
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