Piazza di S. Pietro

Veduta finemente incisa ad acquaforte, eseguita con la tecnica di delineato, impressa su carta coeva, in ottimo stato di conservazione. Alcune tavole riportano la firma di Gaetano Cottafavi. Tommaso Cuccioni è uno dei primi e più rinomati fotografi romani dell'Ottocento di cui conosciamo la data di morte (1864), ma non quella di nascita. La sua attività iniziale fu, però, quella d'incisore e calcografo, dedicandosi al commercio di stampe, con negozio prima in via della Croce, n. 88, e poi in via Condotti, n. 18, come risulta dai repertori dell'epoca di Gregorio XVI che lo indicano come mercante di stampe, quadri ed oggetti di belle arti. Negli anni Quaranta, insieme alla vendita di stampe calcografiche, iniziò anche quella di dagherrotipie e calotipie che non eseguiva ancora personalmente, ma commissionava ad altri professionisti romani delle origini e soprattutto a G. Caneva, suo grande amico. Solo dopo il 1851, vale a dire dopo la messa a punto del processo al collodio umido, il Cuccioni iniziò la sua nuova e fortunatissima carriera di fotografo in quanto solo allora, e non prima, la fotografia si pose realmente come mezzo alternativo - rispetto alle altre tecniche riproduttive del passato - nel campo della produzione e della riproduzione dell'immagine. View finely etched, executed with the delineato technique, printed on contemporary paper, in excellent condition. Some plates bear the signature of Gaetano Cottafavi. Tommaso Cuccioni is one of the first and most renowned Roman photographers of the nineteenth century whose date of death (1864), but not his date of birth. His initial activity, however, was that of engraver and chalcographer, devoting himself to the trade of prints, with a store first in Via della Croce, n. 88, and then in Via Condotti, n. 18, as can be seen from the repertoires of the time of Gregory XVI who indicate him as a dealer of prints, paintings and fine art objects. In the Forties, together with the sale of chalcographic prints, he also began the sale of daguerreotypes and calotypes that he did not yet execute personally, but he commissioned to other Roman professionals of the origins and especially to G. Caneva, his great friend. Only after 1851, that is after the finalization of the wet collodion process, Cuccioni began his new and very lucky career as a photographer because only then, and not before, photography really set itself as an alternative means - with respect to the other reproductive techniques of the past - in the field of image production and reproduction. Cfr.