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Prints

Bartolini Luigi

Ragazza con le mani sui fianchi

1936

1300.00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italy)

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Details

Year of publication
1936
Size
75x195
Engravers
Bartolini Luigi

Description

Acquaforte, 1936, titolata, firmata e numerata in basso a matita. Esemplare 3/3. Brillante e ricca impressione, con gli angoli parzialmente arrotondati nello stato II/II dopo la riduzione della lastra nella parte inferiore (era incisa la firma e la data 1936) e della sua limatura sui due lati (il lato destro ora è più perpendicolare rispetto alla base) firmata a matita con titolo e tiratura (Es. 3/3), su carta avorio applicata a carta bambagina forte, in ottimo stato di conservazione. Il riferimento per la classificazione è stato effettuato sull' esemplare (unico?) della collezione Timpanaro (cfr. n° 68 pag. 158, riprodotto in controparte), dove sono chiaramente visibili le parti sottratte; dal carteggio del collezionista con Bartolini si evince che l'incisione piaceva molto a Montale che l'avrebbe anche scambiata con il "Martino" (probabilmente il Martin Pescatore). Timbro a secco in basso “Luigi Bartolini incisore all’acquaforte”. Luigi Bartolini è considerato uno dei maggiori incisori italiani del Novecento, insieme a Giorgio Morandi e Giuseppe Viviani. Oltre ad essere un prolifico incisore (al suo attivo oltre mille acqueforti), fu anche pittore e scrittore. Partecipò sia come pittore che come incisore a diverse edizioni della Biennale di Venezia dal 1928 al 1962. Presente a varie manifestazioni artistiche, sviluppò diverse maniere definite: ‘maniera bionda’, ‘lineare’ e ‘nera’. Ricordiamo soprattutto le acqueforti della serie Marche e della serie Sicilia. Iniziò la sua produzione grafica nel 1914 e il suo stile si rifà alla tradizione naturalistica dell’Ottocento. Molte sue incisioni si possono ricollegare ad alcune opere del Goya, di Telemaco Signorini e di Giovanni Fattori. Eccellente nella rappresentazione della natura morta e del paesaggio, spesso il Bartolini rappresentò dolcemente le cose e gli oggetti più umili, i soggetti di natura più dimessi. In essi ritroviamo il sentimento che diviene immagine e la forma che si sviluppa in espressione. Con Bartolini l’incisione torna ad essere un mezzo di espressione poetica libera dal simbolismo e dal vedutismo allora in voga presso le accademie. Nelle sue acqueforti prevale ora un tratteggio leggero (genere biondo), ora una ricerca del chiaroscuro alla Rembrandt (genere nero). Rara acquaforte di Bartolini, in ottimo stato di conservazione. Bibliografia cat. aggiornato G. Barsanti, 1972, n° 750 pag 50, mm 230x96 es. u.; cat. coll. Timpanaro n° 68, es. I° stato mm 220x95.