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Prints

THOMASSIN Philippe

Spoletum Umbriae Caput

1600

4250.00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italy)

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Details

Year of publication
1600
Size
535 X 400
Engravers
THOMASSIN Philippe
Keyword
Cartografia Rara

Description

Rarissima, prima, pianta prospettica di Spoleto. Nell’angolo superiore sinistro è impresso lo stemma della città, accompagnato dal titolo: SPOLETUM ' UMBRIAE CAPUT. Nel grande cartiglio al centro, sormontato dal blasone della famiglia Orsini, è incisa la dedica: All’Ill.mo & Ecc.mo S.r P[at]ron[us] Col.mo Il S.r Paolo Giordano Orsino. Volendo io mandare in stampa la p[rese]nte pianta di Spoleto mia patria designata da Gio: mio f[rate]llo mentre era paggio del Ser.mo Gran Duca di Toscana mio S.r ho voluto mandarla sotto la protettione di V. Ecc.a parendomi cosi convenirsi, et alla devotione che ha sempre havuto questa Città verso l’Ecc.ma casa sua, et all’antica servitù, et oblighi che ci hanno havuto tuttii miei, et io in particolare con l’Ecc.mo S.r D. Verg.o suo Padre. Supplico per tanto V. Ecc.a a gradire questo picciol dono segno della devotione, e servitù mia con quel animo grande che è proprio di lei alla quale facendo humil.a riverenza prego dal S.r Dio ogni felicità. di Spoleto il p.o di Decembre 1613. Di V.S. Ill.ma Humilss.mo et devotiss.o S.re Francesco Parentij. Nel cartiglio in basso a sinistra troviamo una legenda numerica di 88 rimandi a luoghi e monumenti notabili, distribuita su quattro colonne. Seguono i dettagli editoriali: Rome Phls Thomassinus fe. et exc. cu[m] privil. Su[m]mi Pontificis, et Sup[er]ior[um] p[er]missu. Nella parte destra della tavola, evidenziata da un compasso, è rappresentata la scala grafica di Passi geometrici communi tradotti da passi andanti (100 passi, pari a mm 37). Orientazione fornita da una rosa di otto venti, il nord-ovest è in basso. Pianta di Spoleto disegnata da Giovanni o Francesco Parenzio e stampata a Roma da Philippe Thomassin nel 1613. Si tratta di una rappresentazione in proiezione obliqua, combinata con una veduta panoramica di Monte Luco. La pianta è dedicata a Paolo Giordano Orsini, il cui stemma di famiglia appare nel bellissimo cartiglio sulla sinistra. Sebbene sia firmata in lastra da Francesco Parenzio, architetto che progettò la chiesa della Trinità a Spoleto, la pianta sembra essere in realtà attribuita a Giovanni Parenzio “che disegnò una particolareggiata e innovativa pianta della città col titolo Spoletum Umbriae Caput, stampata nel 1613 a Roma”. Secondo altre fonti, sarebbe una “stampa ordinata da Francesco Parenzio, edita a Roma nel 1613, disegnata ed incisa da Filippo Tomassino”. Tooley (1983) descrive una prima stesura dell’opera datata 1600, della quale non abbiamo avuto alcun riscontro. Tuttavia, la data non è in contrasto con l’attività editoriale del Thomassin, che si stabilisce a Roma verso il 1585 dove incide soprattutto soggetti religiosi per la tipografia degli eredi di Duchetti, di Lorenzo Vaccari e Marcello Clodio. Divenne quindi editore, ottenendo nel 1599 il beneficio del privilegio da papa Clemente VIII. La stampa è menzionata nell’inventario della tipografia di Philippe Thomassin (Archivio di Stato di Roma) redatto da Giacomo Lauro e Matteo Greuter il 30 maggio del 1627, descritta al n. 27 come “la cità de spolettj”. Acquaforte e bulino, impressa su carta vergata coeva, con sottili margini, minimi restauri nella parte inferiore perfettamente eseguiti, per il resto in ottimo stato di conservazione. Pianta rarissima, conosciuta solo per altri 6 esemplari istituzionali: [Chicago, Newberry Library; Londra, British Library; Malta, National Library (2); Perugia, Biblioteca Augusta; Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana] (cfr. Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, p. 2324). Bibliografia S. Bifolco/F. Ronca, Cartografia e topografia italiana del XVI secolo, pp. 2324-2325, tav. 1198, II/II; Cartografia Rara (1986): n. 129; Ganado (1994): II, n. 105, p. 213, n. 62; Shirley (2004): III, n. 67; Benevolo (1969): pp. 109-111, tav. XXVII; Pagani (2016): p. 261. Etching and engraving, 1600, signed on lower plate. Example in the second state of two, dated 1613; the first state, 1600, has been listed only by Tooley.Etching and engraving, impressed on contemporary laid paper, with thin margins, minimal restorations at the bottom perfectly executed, otherwise in excellent condition.Perspective and planimetric plan published by Thomassin and realized by Francesco Parenzi or Parenzio, dedicated to Paolo Giordano Orsini, whose family coat of arms is depicted in the beautiful cartouche on the left. Philippe Thomassin moved to Rome in 1585, where he engraved mainly religious subjects in the workshops of Duchetti, Vaccari and Clodio. As usual in those times, he became also a publisher in 1588 and was granted the Pope’s privilege in 1599 by Clemente VIII. "Nell’angolo superiore sinistro è impresso lo stemma della città, accompagnato dal titolo: SPOLETUM ' UMBRIAE CAPUT. Nel grande cartiglio al centro, sormontato dal blasone della famiglia Orsini, è incisa la dedica: All’Ill.mo & Ecc.mo S.r P[at]ron[us] Col.mo Il S.r Paolo Giordano Orsino. Volendo io mandare in stampa la p[rese]nte pianta di Spoleto mia patria designata da Gio: mio f[rate]llo mentre era paggio del Ser.mo Gran Duca di Toscana mio S.r ho voluto mandarla sotto la protettione di V. Ecc.a parendomi cosi convenirsi, et alla devotione che ha sempre havuto questa Città verso l’Ecc.ma casa sua, et all’antica servitù, et oblighi che ci hanno havuto tuttii miei, et io in particolare con l’Ecc.mo S.r D. Verg.o suo Padre. Supplico per tanto V. Ecc.a a gradire questo picciol dono segno della devotione, e servitù mia con quel animo grande che è proprio di lei alla quale facendo humil.a riverenza prego dal S.r Dio ogni felicità. di Spoleto il p.o di Decembre 1613. Di V.S. Ill.ma Humilss.mo et devotiss.o S.re Francesco Parentij. Nel cartiglio in basso a sinistra troviamo una legenda numerica di 88 rimandi a luoghi e monumenti notabili, distribuita su quattro colonne. Seguono i dettagli editoriali: Rome Phls Thomassinus fe. et exc. cu[m] privil. Su[m]mi Pontificis, et Sup[er]ior[um] p[er]missu. Nella parte destra della tavola, evidenziata da un compasso, è rappresentata la scala grafica di Passi geometrici communi tradotti da passi andanti (100 passi, pari a mm 37). Orientazione fornita da una rosa di otto venti, il nord-ovest è in basso. Pianta di Spoleto disegnata da Giovanni o Francesco Parenzio e stampata a Roma da Philippe Thomassin nel 1613. Si tratta di una rappresentazione in proiezione obliqua, combinata con una veduta panoramica di Monte Luco. La pianta è dedicata a Paolo Giordano Orsini, il cui stemma di famiglia appare nel bellissimo cartiglio sulla sinistra. Sebbene sia firmata in lastra da Francesco Parenzio, architetto che progettò la chiesa della Trinità a Spoleto, la pianta sembra essere in realtà attribuita a Giovanni Parenzio “che disegnò una particolareggiata e innovativa pianta della città col titolo Spoletum Umbriae Caput, stampata nel 1613 a Roma”. Secondo altre fonti, sarebbe una “stampa ordinata da Francesco Parenzio, edita a Roma nel 1613, disegnata ed incisa da Filippo Tomassino”. Tooley (1983) descrive una prima stesura dell’opera datata 1600, della quale non abbiamo avuto alcun riscontro. Tuttavia, la data non è in contrasto con l’attività editoriale del Thomassin, che si stabilisce a Roma verso il 1585 dove incide soprattutto soggetti religiosi per la tipografia degli eredi di Duchetti, di Lorenzo Vaccari e Marcello Clodio. Divenne quindi editore, ottenendo nel 1599 il beneficio del privilegio da papa Clemente VIII. La stampa è menzionata nell’inventario della tipografia di Philippe Thomassin (Archivio di Stato di Roma) redatto da Giacomo Lauro e Matteo Greuter il 30 maggio del 1627, descritta al n. 27 come “la cità de spolettj”. Pianta rarissima, conosciuta solo per altri 6 esemplari istituzionali: [Chicago, Newberry Library; Londra, British Library; Malta, N. Cfr.
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