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Prints

PENNA Agostino

Veduta degli Avanzi del Teatro di Marcello, in oggi Palazzo Orsini

1828

900.00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italy)

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Details

Year of publication
1828
Size
570 X 445
Engravers
PENNA Agostino

Description

Acquaforte, 1828, firmata e datata in lastra in basso. Appartiene alla rarissima serie Vedute pittoriche de’ monumenti antichi e moderni di Roma, pubblicata a partire dal 1827 e fino al 1830. Agostino Penna (1807-1881), benché non possa ascriversi tra i personaggi di spicco della scena artistica romana della prima metà dell’Ottocento – in particolare nell’ambito del vedutismo, su cui domina pressoché incontrastata la ?gura di Luigi Rossini – la sua opera gra?ca, nel complesso quantitativamente piuttosto esigua, presenta tuttavia elementi di indubbia originalità. Penna fu, soprattutto, pienamente partecipe del clima di rinnovamento degli studi archeologici della Roma di Carlo Fea e Antonio Nibby, coincidente con i tanti scavi e restauri di antichità degli anni Venti e Trenta del XIX secolo. La serie di stampe Vedute pittoriche de’ monumenti antichi e moderni di Roma vide la luce grazie alla sottoscrizione di un gruppo di associati di cui purtroppo non si conoscono i nomi ma che doveva includere anche artisti a?ermati: di ogni singola uscita dà puntuale riscontro il “Diario di Roma” (in soli due casi gli annunci appaiano nelle coeve “Notizie del giorno”), fatto eccezionale, dal momento che Penna ?gura come l’unico incisore della cui produzione venga dato così ampio risalto e con tale frequenza dal periodico romano. Inevitabile il confronto con le contemporanee immagini di Roma che il proli?co Luigi Rossini continuava a pubblicare concrescente successo. Penna sembra volersi creare uno stile e una costruzione della veduta originali, cercando punti di vista e tagli inediti per distinguere la sua opera gra?ca da quella dell’architetto ravennate. “Gli Avanzi del Teatro di Marcello sono ripresi, come si può notare, da un punto di vista del tutto inedito “che per la prima volta si scelse l’incisore per dipartirsi dal comune”. Piranesi e Rossini avevano rappresentato il monumento, come tradizione, dando le spalle al Campidoglio ed inserendovi sulla destra la piazza Montanara, tanto cara a Goethe, con le sue scene di vita popolare, e la via di Pescaria verso il Portico d’Ottavia: l’intento di distinguersi per originalità da quegli illustri precedenti, lo spinge a inquadrare il Teatro di Marcello spostando il punto di vista di 90° verso nord, eliminando la piazza. La distorsione prospettica gli consente di dispiegare per intero il monumento secondo una prassi che si ritrova anche in alcune stampe piranesiane ed in particolare in quella grandangolare dell’An?teatro Flavio, detto il Colosseo, inclusa nella raccolta delle Vedute di Roma. Confrontando il disegno di Penna con le immagini del Teatro di Marcello proposte da Angelo Uggeri e, appunto, da Rossini, entrambe riprese dal medesimo luogo e nelle medesime ore del giorno, si evidenzia come il taglio dell’inquadratura e il punto di vista, molto ravvicinato, riescano a portare con forza in super?cie la scabrosità dei blocchi di travertino dei fornici, illuminati da una luce priva di quei ?ltri atmosferici presenti nelle stampe precedenti” (cfr. Racioppi, ' Disegni di vedute e antichità di Roma di Agostino Penna (1807-1881) incisore e archeologo romano, pp. 294-295). Bellissima prova, impressa su carta coeva, in ottimo stato di conservazione. Opera molto rara. ' Bibliografia Pier Paolo Racioppi, ' Disegni di vedute e antichità di Roma di Agostino Penna (1807-1881) incisore e archeologo romano, ' in "Studi sul Settecento Romano", 31, 2015, a cura di E. Debenedetti. Etching, 1828, signed and dated on lower plate. It belongs to the very rare series Vedute pittoriche de' monumenti antichi e moderni di Roma, published from 1827 until 1830. Agostino Penna (1807-1881), although he cannot be ascribed among the leading figures of the Roman art scene of the first half of the 19th century-particularly in the field of vedutismo, over which the ?gure of Luigi Rossini dominates almost unchallenged-his gra?c work, on the whole quantitatively rather meager, nevertheless presents elements of undoubted originality. Penna was, above all, a full participant in the climate of renewal of archaeological studies in the Rome of Carlo Fea and Antonio Nibby, coinciding with the many excavations and restorations of antiquities in the 1920s and 1930s. The series of prints Vedute pittoriche de' monumenti antichi e moderni di Roma saw the light of day thanks to the subscription of a group of associates whose names are unfortunately unknown, but which must have included a?ermati artists as well: of every single issue the "Diario di Roma" gives punctual feedback (in only two cases do the announcements appear in the contemporary "Notizie del giorno"), an exceptional fact, since Penna ?gures as the only engraver whose production is given such wide prominence and with such frequency by the Roman periodical. Inevitable is the comparison with the contemporary images of Rome that the prolific Luigi Rossini continued to publish concrescently successful. Penna seems to want to create for himself an original style and construction of the view, seeking novel viewpoints and cuts to distinguish his gra?c work from that of the Ravenna architect. “Gli Avanzi del Teatro di Marcello sono ripresi, come si può notare, da un punto di vista del tutto inedito “che per la prima volta si scelse l’incisore per dipartirsi dal comune”. Piranesi e Rossini avevano rappresentato il monumento, come tradizione, dando le spalle al Campidoglio ed inserendovi sulla destra la piazza Montanara, tanto cara a Goethe, con le sue scene di vita popolare, e la via di Pescaria verso il Portico d’Ottavia: l’intento di distinguersi per originalità da quegli illustri precedenti, lo spinge a inquadrare il Teatro di Marcello spostando il punto di vista di 90° verso nord, eliminando la piazza. La distorsione prospettica gli consente di dispiegare per intero il monumento secondo una prassi che si ritrova anche in alcune stampe piranesiane ed in particolare in quella grandangolare dell’An?teatro Flavio, detto il Colosseo, inclusa nella raccolta delle Vedute di Roma. Confrontando il disegno di Penna con le immagini del Teatro di Marcello proposte da Angelo Uggeri e, appunto, da Rossini, entrambe riprese dal medesimo luogo e nelle medesime ore del giorno, si evidenzia come il taglio dell’inquadratura e il punto di vista, molto ravvicinato, riescano a portare con forza in super?cie la scabrosità dei blocchi di travertino dei fornici, illuminati da una luce priva di quei ?ltri atmosferici presenti nelle stampe precedenti” (cfr. Racioppi, ' Disegni di vedute e antichità di Roma di Agostino Penna (1807-1881) incisore e archeologo romano, pp. 294-295). Beautiful proof, printed on contemporary paper, in very good condition. Very rare work. Bibliografia Pier Paolo Racioppi, ' Disegni di vedute e antichità di Roma di Agostino Penna (1807-1881) incisore e archeologo romano, ' in "Studi sul Settecento Romano", 31, 2015, a cura di E. Debenedetti. ' Cfr.
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