Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Sei in possesso di una Carta del Docente o di un Buono 18App? Scopri come usarli su Maremagnum!

Print

(VEDUTE FOTOGRAFICHE DEL FIUME PO E DI ALTRI LUOGHI CARATTERISTICI DELLA CITTÀ). Lotto di 88 fotografie originali all'albumina, di cm. 28 x 30 ca., eseguite da Pietro Quassolo prevalentemente nella seconda metà degli anni Cinquanta. (10391)

3000.00 €

Soave Libreria Antiquaria s.n.c. (Torino, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

Keyword
TORINO, FOTOGRAFIA (-) - QUASSOLO Pietro
Languages
Italian

Description

Bellissime fotografie, dalla tenue e soffusa luce autunnale, prese probabilmente di primo mattino o alle soglie dell'inverno, come si può dedurre dagli alberi spogli di fogliame e prima del ricovero invernale delle barche da passeggio sul Po per la necessaria calafatura stagionale. Se ne ricava un'immagine di una Torino non ancora stravolta dal boom industriale, dalle strade pulite, dai giardini curati, dall'assenza di folle chiassose, una Torino d'antan che sopravvive ormai soltanto nei ricordi di coloro che l'hanno vissuta. Tra i luoghi raffigurati citiamo varie vedute e dettagli della Fontana Angelica, alcune sotto la neve, di quella "delle Stagioni" e di quella "luminosa" al Valentino, della fontana delle Nereidi nei Giardini Reali, di via Roma vista sia da piazza Castello che da piazza San Carlo, di vari scorci del Duomo, dei ponti Regina Margherita, Vittorio Emanuele I e II, Isabella e Balbis, della dighe dei Pascoli a Sassi e Michelotti, della Mole Antoniellana (ancora mozza), di vari scorci del Borgo Medioevale, del Castello del Valentino, delle sponde del Po a monte e a valle del ponte di Pietra (molte della zona dei Murazzi con ormeggiate lungo la riva le barche dei vari imbarcaderi che allora la popolavano), di tratti del viale del Parco Michelotti coi suoi maestosi filari di platani (ora in parte abbattuti per la grave malattia che li colpisce, il cancro colorato), del Valentino e di alcuni dei suoi angoli più belli e caratteristici, del Maschio della Cittadella, di piazza Palazzo di Città (con file di carretti allineati per lo sgombero della neve), del Museo dell'Auto, appena costruito (1960), nonché dei palazzi a Vela e del Lavoro, entrambi ancora in fase di costruzione per le celebrazioni dell'Unità d'Italia (1961), dei monumenti equestri a Ferdinando di Savoia (p.za Solferino), duca di Genova e di Amedeo di Savoia, duca d'Aosta (Valentino), del Lungopò Antonelli, prima che venisse obliterato dalla catena di giganteschi condomini che ora vi incombono, del Canale dei Molassi (ora interrato), di Palazzo Reale e della sua cancellata su piazza Castello, dell'edificio dell'allora CRAL della Fiat di c.so Moncalieri 18, ora sede di una Società Canottieri etc. etc. Pietro Quassolo, titolare di un laboratorio fotografico, e fotografo dilettante lui stesso, ma dotato di grande professionalità, fu attivo tra i primi anni Cinquanta e i primi anni Sessanta del sec. XX. Partecipò a varie mostre fotografiche cittadine, preparando lui stesso nel suo piccolo laboratorio le stampe degli scatti fatti sovente lungo le rive del fiume Po e in altri luoghi caratteristici della città. Lavorò anche come fotografo per il quotidiano torinese La Gazzetta del Popolo, dal cui archivi, dispersi dopo la chiusura del giornale, queste fotografie per vie traverse probabilmente provengono.