Details
Description
Acquaforte, circa 1620/30, priva di firma. Da un soggetto di Odoardo Fialetti. Si tratta di una copia in controparte della serie ' Scherzi d'amore, ' realizzata da Odoardo Fialetti nel 1617; una serie di 14 fogli di cui il primo ha funzione di frontespizio. Bartsch testimonia l'esistenza di due diversi frontespizi: il primo porta il titolo ' Scherzi d'amore espressi da Odoardo Fialetti pittore in Venezia; il secondo invece porta il medesimo titolo arricchito di una dedica ' Scherzi d'amore espressi da Odoardo Fialetti al Magnanimo et ill.mo sig.r Sig.r il Sig.r Baron Roos ' con le indicazioni editoriali: ' In Venezia con lic. de sup. MDCXVII ' e con l'immagine di due putti che reggono lo stemma del barone Roos. La serie ebbe un notevole successo, come dimostrato dal numero di copie delle incisioni che vennero realizzate a stretto giro; questa versione, dalla tipologia di carta, viene assegnata alla scuola bolognese del XVII secolo. La rappresentazione dell'amore nella tradizione classica richiede normalmente la presenza di Venere, spesso in compagnia di suo figlio Cupido. Mentre Venere è nobilmente casta e incarna anche la suprema virtù della Pace, Cupido è decisamente più cattivo. Dopo tutto, è il dio del desiderio, dell'attrazione e dell'affetto e ha resistito più a lungo di Venere nell'immaginario amoroso. Etching, ca. 1620/30, unsigned. From a subject by Odoardo Fialetti. This is a counterpart copy of the ' Scherzi d'amore ' series, made by Odoardo Fialetti in 1617; a series of 14 sheets, the first of which serves as a frontispiece. Bartsch testifies to the existence of two different frontispieces: the first bears the title ' Scherzi d'amore espressi da Odoardo Fialetti pittore in Venezia; the second bears the same title enriched with a dedication ' Scherzi d'amore espressi da Odoardo Fialetti al Magnanimo et ill. mo sig.r Sig.r il Sig.r Baron Roos with the editorial indications: ' In Venezia con lic. de sup. MDCXVII ' and with the image of two putti holding the coat of arms of Baron Roos. The series was a considerable success, as evidenced by the number of copies of the engravings that were made close together; this version, from the type of paper, is assigned to the 17th-century Bolognese school. The depiction of love in the classical tradition normally requires the presence of Venus, often in the company of her son Cupid. While Venus is nobly chaste and also embodies the supreme virtue of Peace, Cupid is decidedly more villainous. After all, he is the god of desire, attraction, and affection and has endured longer in love imagery than Venus. Cfr.